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Inizia il processo per la morte di Laila Mastari. Sbai: “Niente attenuanti”

Oggi alle 9.30 presso il Tribunale di Torino prende il via il processo per la morte di Leila Mastari, cittadina marocchina di 24 anni uccisa con 19 coltellate il 4 Settembre dello scorso anno dal fidanzato egiziano Mohamed Nour Eldin, che ha confessato l’omicidio e di aver gettato il corpo nel Po. Alla prima udienza del procedimento sarà presente, come parte civile, anche l’Acmid Donna Onlus, nella persona di Souad Sbai e dell’avv. Loredana Gemelli. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa.

“A quelli che parlano di attenuanti e sconti di pena – dice Sbai – consiglio di fare un passaggio ad uno solo di questi processi e di riflettere a fondo sulle proprie idee e sul fatto che le attenuanti forse sono più adatte per altri procedimenti e non per casi in cui una donna viene massacrata e dilaniata nel corpo e nella dignità”. L’Acmid Donna si occupa da ormai 15 anni di donne vittime di violenza e si è presentata parte civile in processi assai noti alle cronache, tra cui quelli per Sanaa Dafani, Nosheen Butt e Rachida Rida.